Come nasce Rete Natura 2000

Verso la fine degli anni ottanta, il concetto di biodiversità e le problematiche relative alla sua progressiva riduzione a causa delle attività umane hanno cominciato a farsi strada, prima nella letteratura scientifica, quindi nell'ambito di convenzioni internazionali e, piano piano, nel linguaggio di ciascuno di noi, tanto che la frequenza del suo uso è aumentata con straordinaria rapidità.

Nel 1992, con la sottoscrizione della Convenzione di Rio sulla Biodiversità, tutti gli Stati membri della Comunità Europea hanno riconosciuto come assolutamente prioritaria la necessità di conservare le specie selvatiche assieme agli habitat naturali e seminaturali, ponendosi come obiettivo "anticipare, prevenire e attaccare alla fonte le cause di significativa riduzione o perdita della diversità biologica".

Le due Direttive europee dette rispettivamente " Uccelli ", del 1979, e " Habitat ", del 1992, tengono conto di questo obiettivo: con esse, superato l'approccio che prevedeva la conservazione e la protezione nei confronti di singole specie minacciate, viene data importanza alla tutela della biodiversità in un senso più ampio, che coinvolge anche le sue componenti genetica e di ecosistema.

Da queste due direttive, in particolare dalla Direttiva Habitat, e dalla consapevolezza della imprenscindibile necessità di salvaguardare il patrimonio di biodiversità all'interno dell'Unione Europea, nasce la Rete Natura 2000.