Cos'è Rete Natura 2000

Si tratta di una vera e propria "Rete" formata da "nodi" collegati tra di loro: i "nodi" sono rappresentati da porzioni di territorio poste in stretta relazione dal punto di vista funzionale. Ciò significa che hanno importanza fondamentale anche le zone circostanti le aree a maggiore naturalità che, a prima vista, sembrerebbero non mostrare particolare rilievo dal punto di vista naturale o paesaggistico, ma che in realtà costituiscono l'indispensabile raccordo tra ambiente antropizzato e ambiente naturale. Esse, infatti, rappresentano i cosiddetti "corridoi ecologici", ovvero quei territori indispensabili per mettere in relazione aree separate tra loro ma simili per funzionalità ecologica.

I "nodi" della Rete, racchiudono al loro interno habitat e specie particolarmente minacciati di frammentazione e di estinzione, che gli Stati membri dell'Unione Europea sono tenuti a salvaguardare per preservare la biodiversità nel nostro continente.

Oltre ad habitat naturali pressoché incontaminati, sono compresi nella Rete anche ambienti trasformati dall'uomo nel corso dei secoli, che rappresentano aree importanti per la sopravvivenza di numerose specie animali e vegetali: ad esempio alcuni paesaggi colturali come i prati aridi con orchidee, le praterie sottoposte allo sfalcio, i pascoli, e così via.
Le aree che attualmente compongono Natura 2000 sono denominate SIC (Siti di Importanza Comunitaria) e ZPS (Zone di Protezione Speciale). I SIC, dopo una fase di verifica ad opera della Commissione Europea saranno trasformati in ZSC (Zone Speciali di Conservazione) mentre le ZPS, istituite per la protezione specifica degli uccelli, entrano direttamente nella Rete Natura 2000.

Frammentazione

La frammentazione degli habitat è una delle più gravi minacce alla biodiversità, tanto da costituire una delle cause dell’elevato tasso di estinzione delle specie a livello globale: in sintesi rappresenta il processo attraverso cui un’area naturale viene suddivisa in frammenti distaccati, via via sempre più piccoli e isolati tra loro. Questa tendenza influisce negativamente sulla struttura e sulla dinamica di determinate popolazioni e specie sensibili, animali e vegetali, perché riduce o elimina la loro possibilità di sopravvivenza restringendone l'area minima vitale. In pratica le specie (ad esempio l'orso o il lupo, ma ciò è valido per tutte le specie, anche le più piccole, e per tutti gli habitat) sono esposte ad una grave minaccia di sopravvivenza se rimangono isolate - anche in aree protette - ma senza possibilità di comunicazione con altre aree e con altre popolazioni della loro specie.