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L'Anello di Barbagelata
Tra i numerosi interessi che l'itinerario propone, quello geomorfologico è forse il più curioso. Se percorriamo lo spartiacque tirrenico-padano, ci accorgiamo che esso non passa sulla vetta più alta della zona, il Monte Caucaso (m 1245), come ci aspetteremmo, ma esso è arretrato di circa 1 Km in direzione Nord-Est al Passo dell'Acquapendente (m 1112). Siamo di fronte a quel fenomeno conosciuto come cattura dell'Aveto. Qui il tratto alto dell'Aveto è stato catturato dal Rio dell'Acquapendente che è arretrato erodendo i fragili strati di argilloscisto e spostando così lo spartiacque in un punto inusuale e rendendo il lungo tratto iniziale dell'alta valle dell'Aveto in posizione pensile sul versante meridionale della catena appenninica.
L'Aveto, infatti, trova le sue sorgenti alla base di un pianoro, detto Prato Lungo (Prou du Lungu), mostrando, nel primo tratto, un profilo dolce a tratti meandriforme. La causa di questo fatto va ricercata nel tipo di roccia facilmente erodibile, l'argilloscisto, e nella storia geologica, caratterizzata da fenomeni tettonici, come pieghe, sovrascorrimenti e faglie che hanno scomposto l'edificio appenninico in grandiosi blocchi.
Questa situazione ha condotto a fenomeni erosivi regressivi di intensità tale che la testata della valle Màlvaro, al Passo della Scoglina, è sul punto di effettuare una nuova cattura multipla dell'Aveto.
Questo itinerario permette di osservare direttamente quanto appena detto. Dal Passo della Scoglina per raggiungere il Passo dell'Acquapendente si può scegliere se risalire comodamente il tratto iniziale dell'Aveto (senza segnavia), guadandolo in diversi punti, oppure prendere il sentiero contrassegnato dalla FIE con tre dischi rossi a piramide e due dischi blu e percorrere lo spartiacque tirrenico-padano con begli affacci sulla valle del Màlvaro. I due sentieri, poco prima del Prato Lungo, si riuniscono e in breve si raggiunge il Passo dell'Acquapendente, sullo spartiacque tirrenico-padano.
Per raggiungere la vetta del Monte Caucaso, si prosegue lungo l'itinerario segnato con tre dischi rossi fino al Rio dell'Acquapendente. Da qui, seguendo, sulla destra, l'itinerario segnato dal triangolo rosso si raggiunge dopo una ripida salita il Monte Caucaso, annunciato dalla cappelletta-rifugio, dedicata alla Madonna della Pace, costruita dai militari avvistatori e aerofonisti nel 1940 e più volte restaurata.
La vista che è possibile ammirare nelle giornate terse è incomparabile: dalle Alpi alle isole tirreniche, oltre al Monte di Portofino, il Fasce, l'Antola, il Maggiorasca, il Ramaceto e lo Zatta.
Appena sotto la spianata sommitale si trova il rifugio del Monte Caucaso, di recente edificazione, sorto sui resti della casermetta degli avvistatori aerofonisti.
Dalla vetta del Caucaso si scende, seguendo sempre il segnavia triangolo rosso, dapprima verso ovest e poi verso nord.
A questo punto l'itinerario si snoda lungo la strada forestale, ampia e agevole, attraverso una densa faggeta il cui sottobosco, tipico dei boschi appenninici, è rappresentato da un ricco corteggio floristico caratterizzato da specie tipiche come il geranio nodoso (Geranium nodosum), il sigillo di Salomone (Polygonatum multiflorum), l'euforbia bitorzoluta (Euphorbia dulcis), la lattuga montana (Prenanthes purpurea), il senecione di Fuchs (Senecio fuchsii), il mughetto (Convallaria majalis), l'erba lucciola (Luzula nivea), l'Epipactis helleborine.
Si prosegue e si oltrepassa una radura tappezzata di lamponi, la Pozza dell'Orso, ove sono stati ritrovati reperti archeologici. Presto si arriva alla località "Strè Burche" (biforcazione di strade), nominata su tutte le carte erroneamente "Passo del Gabba", raggiunta anche dalla strada sterrata proveniente dalla località Costato, segnata con un quadrato rosso.
Continuando lungo la pista forestale si supera la località Passo del Gabba e si raggiunge presto Barbagelata.
Raggiunta questa frazione di Lòrsica, una sorta di enclave nel versante del Trebbia, vale la pena visitare il borgo e in particolare la moderna chiesa caratterizzata da architetture stilizzate. Da Barbagelata si ritorna al Passo della Scoglina in circa 40 minuti seguendo la traccia dell' Alta Via dei Monti Liguri.
Difficoltà
Nessuna
Segnavia
Il segnavia dell'AVML (due strisce rosse verticali con in mezzo una striscia bianca) - un triangolo rosso pieno -
tre dischi rossi a piramide e due dischi blu
Dislivello
in salita: -
in discesa: -
Tempo di Percorrenza
4 ore
Carta
Riferimenti utili
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