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icona itinerari Foce - Monte Grumo - Tana del Lupo - Castagnola

Autore: Comunità Montana Riviera Spezzina

Dalla località Foce si sale sulla pendice sud-ovest del Monte Gaggi per poi percorrerne il versante nord ed arrivare alla sella tra questo ed il Monte Grumo (da questo punto si può percorrere la variante per Pian Pontasco). Si prosegue sul versante nord dello stesso sino ad arrivare alla Strada Provinciale che si percorre verso nord per circa 600 metri sino alla località Tana del Lupo, si scende quindi verso Castagnola con un percorso che tocca le località Arcapasciana, Marselesso e Montebello. Da qui si prosegue fino a Castagnola.

Lungo il percorso è possibile osservare uno degli habitat più diffusi nella zona sia per le politiche forestali del passato che ne hanno promosso un'ampia diffusione artificiale sia per la facile adattabilità della specie alle condizioni ecologiche locali: è la pineta a pino marittimo (Pinus pinaster). Questo albero è alto fino a 40 metri, con fusti diritti o curvati del diametro che raggiunge il metro. La chioma, piramidale in gioventù, assume aspetto più espanso, ovoidale ma non appiattito con l'età. La longevità è contenuta (150-200 anni). Le pinete di pino marittimo si configurano come comunità fragili soggette al fenomeno degli incendi e ad attacchi di parassiti, in particolare la cocciniglia (Matsucoccus feytaudi), un insetto che vive esclusivamente sul pino marittimo dislocandosi sulla parte viva della corteccia da cui succhia la linfa.

Altro habitat di grande interesse è dato dalla gariga ofioliticola: la vegetazione delle garighe è rada, con piccoli arbusti distanziati tra loro e affiancati da magri popolamenti di piante erbacee, generalmente su suolo pietroso e arido con frequenti affioramenti rocciosi. Il tipo di roccia madre influenza la composizione floristica di questi ambienti.

Sui substrati ofiolitici si presentano i consorzi vegetali più caratteristici, come la pseudogariga a crespolina ligure (Santolina ligustica) e euforbia ligure (Euphorbia spinosa ssp. ligustica) che incontriamo lungo il percorso. Questo habitat è incluso nell'Allegato I della direttiva comunitaria 43/92. La crespolina ligure è una specie endemica, cioè confinata alla Liguria, dove peraltro vive in un territorio ristretto tra Punta Mesco e Deiva Marina, esclusivamente su substrati ofiolitici.

Il castagneto come del resto suggerisce il toponimo di Castagnola è un altro degli ambienti forestali più diffuso nell'area. Il castagno (Castanea sativa) è infatti una delle specie più presenti sui versanti meno asciutti e deve questa sua ampia distribuzione alla secolare opera dell'uomo. Pianta longeva e di rapido accrescimento, esige terreni sciolti e ben drenati, sebbene si possa ritrovare talvolta anche in posizioni meno congeniali (stazioni prossime al mare, terreni decisamente più aridi e difficili), sia per forzature operate dell'uomo, sia per un discreto grado di adattabilità della stessa pianta allorquando persistono condizioni di freschezza nel terreno. Il valore dei vecchi lembi di castagneto da frutto, oltre che paesaggistico e storico- testimoniale, è anche notevole per la fauna legata a tronchi vetusti e con cavità (soprattutto rapaci notturni). La flora associata al castagneto riveste un interesse notevole per la presenza di specie mesofile come l'agrifoglio (Ilex aquifolium) e il dente di cane (Erythronium dens-canis).

foto itinerario

icona difficolta Difficoltà
-

icona segnavia Segnavia
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icona dislivello Dislivello
in salita: 290 m
in discesa: -

icona tempo Tempo di Percorrenza
3 ore

icona cartina Carta

icona riferimenti Riferimenti utili

Galleria fotografica

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icona itinerari Altri itinerari

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3. Anello del Monte Guaitarola (Pian del Lago)