SIC e ZPS in Liguria » Genova » Parco dell'Antola
L'Anello del Rifugio
Crocevia di numerosi sentieri e antiche mulattiere tra le valli Scrivia, Trebbia e Borbera, la vetta del Monte Antola (1597 m) rappresenta un importante nodo nella rete escursionistica lungo l'Appennino ligure. La frequentazione umana di questa montagna ha origini antichissime: dai pastori con le mandrie ai viandanti, dai commercianti che si dirigevano verso la pianura ai semplici raccoglitori di erbe aromatiche fino agli escursionisti di oggi, attratti dall'indiscussa valenza paesaggistica e naturalistica di questo territorio.
L'Ente Parco sta attualmente realizzando e in parte recuperando un itinerario ad anello attorno alla vetta del Monte Antola che attraverserà uno dei punti di maggior interesse dell'area protetta e permetterà di scoprire i più rilevanti habitat del SIC Parco Antola.
A seconda della località di provenienza, è possibile intraprendere l'itinerario da più parti ma per comodità di descrizione si fa riferimento al Rifugio "Parco Antola" come punto di partenza del cammino. Con la fine del 2006, sarà infatti attivo il Nuovo Rifugio del Parco, a 1460 metri di quota e a breve distanza dalla vetta del Monte Antola. Primo esempio in Liguria tra i rifugi alpini, sarà dotato di pannelli solari fotovoltaici per la produzione di energia elettrica e di una caldaia a legna per il riscaldamento degli ambienti. Punto di riferimento per gli escursionisti e polo di eccellenza per le attività di educazione ambientale promosse dall'Ente Parco, il rifugio permetterà, fra l'altro, di affrontare con le scolaresche la tematica delle energie rinnovabili: al suo interno sarà infatti possibile osservare un prototipo di pannello solare fotovoltaico e un plastico dell'edificio che ne illustrerà le caratteristiche sotto il profilo energetico.
Il percorso, suddiviso in alcune tappe, ricalca per oltre 6 km alcuni tratti di antiche mulattiere e attraversa i principali ambienti naturali del SIC: dalle fresche e rigogliose faggete alle praterie montane, dalle formazioni erbose con importanti siti per le orchidee, ai pavimenti calcarei di interesse prioritario ai sensi della Direttiva Habitat. Nei mesi primaverili ed estivi l'elevato grado di biodiversità dell'area si manifesta con il susseguirsi di bellissime fioriture di specie più o meno rare e protette (orchidee, gigli, arnica, genziane, aquilegie....). Strettamente legati ai fiori non possono mancare gli insetti che, nei Lepidotteri, vedono la loro rappresentanza più incantevole; tra le specie più belle presenti nell'area (che è stata inserita nell'elenco delle "Prime Butterfly Areas in Europe") vanno ricordate le vanesse, il podalirio e la falena Euplagia quadripunctaria, inserita tra le specie prioritarie dalla Direttiva Habitat.
Ma il sentiero rivela anche importanti testimonianze storiche. Recenti studi effettuati dall'Università di Genova, hanno infatti portato all'identificazione di due neviere, o fosse da neve, utilizzate nel corso dell'800 per rifornire di ghiaccio la città di Genova, e alla ricostruzione di questi antichi commerci.
Un itinerario dunque di grande interesse per conoscere a fondo e riscoprire questo lembo di Appennino nel cuore del Parco dell'Antola.
Difficoltà
Per escursionisti esperti
Segnavia
-
Dislivello
in salita: -
in discesa: -
Tempo di Percorrenza
4 ore
Carta
Riferimenti utili
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