SIC e ZPS in Liguria » Genova » Monte Zatta - Passo del Bocco - Passo Chiapparino - Monte Bossea

icona itinerari Sentiero Carsologico

Autori: Campomenosi, Sciutti

Il sentiero, un percorso ad anello lungo circa 10 Km, parte dalla piazza di Arzeno (bus, negozio, ristorante con alloggio), dalla quale è ancora visibile, nel campo sottostante, un vecchio acquedotto in pietra. L'itinerario prosegue lungo una mulattiera, delimitata da alcuni blocchi calcarei e attraversa castagneti da frutto e prati e, in circa mezz'ora di cammino, porta al Piano d'Oneto: una conca di origine carsica (dolina), in parte acquitrinosa, dove fioriscono, tra gli altri, l'erioforo e la parnassia, due interessanti specie igrofile. Lungo il margine occidentale del prato si può osservare un inghiottitoio attivo, profondo qualche metro. Il sentiero, proseguendo, arriva al Passo del Biscia (890 m), collegamento tra la Val Graveglia e la Val di Vara e passa alle spalle della cappella rifugio dedicata al Fante, costruita nel 1925 in memoria di un caduto della Prima Guerra Mondiale, quando il valico era attraversato da una semplice mulattiera. Il percorso risale, tra pascoli aridi, le pendici sud-occidentali del Chiappozzo, in un panorama suggestivo tra mare, cielo e monti. Sono notevoli le varietà di rocce che si incontrano: bianchi calcari marnosi (calcari a Calpionella), rossi diaspri, oficalciti fratturate dagli antichi movimenti tettonici e nuovamente calcari. Si raggiungono i Piani di Chiappozzo e, poco dopo la rocciosa e suggestiva cresta del monte omonimo, percorrendo il crinale verso il monte Coppello, si attraversa una zona carsica coperta da un folto manto erboso, caratterizzata dai tipici avvallamenti doliniformi. Sulla cima del Monte Coppello sono visibili sulla roccia affiorante alcune microforme carsiche quali scannellature e creste. Dal Monte Coppello, il sentiero abbandona quello segnato con un cerchio rosso e scende lungo una sterrata passando presso una piccola cava abbandonata di oficalciti. Seguendo sempre lo sterrato si arriva ai Casoni di Chiappozzo, caratteristico insediamento rurale dell'alta Val Graveglia, in parte ristrutturato, che in passato veniva utilizzato come ricovero temporaneo nella stagione del pascolo. Da qui si può compiere una breve deviazione risalendo il corso del torrente Reppia fino a giungere alla Grotta Sorgente della Madonna, visitabile nei suoi primi 20 metri. Dai Casoni di Chiappozzo seguendo la sterrata si giunge a Case Soprane, tipico nucleo rurale contadino costruito quasi interamente con blocchi di pietra calcarea, il materiale edilizio più utilizzato in valle e, più in basso, si raggiunge l'abitato di Prato di Arzeno, dove si possono osservare i ruderi di una caratteristica casa torre di età medioevale. Seguendo la strada asfaltata, si costeggia la cava di calcari "Maenche" e si arriva in breve ad Arzeno, punto di partenza dell'itinerario.

foto itinerario

icona difficolta Difficoltà
-

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Le lettere "SC"

icona dislivello Dislivello
in salita: -
in discesa: -

icona tempo Tempo di Percorrenza
3 ore 30 min

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