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Sentiero ofiolitico Anello del Cantomoro
Questo percorso ad anello intorno al Monte Cantomoro si può iniziare in più punti anche se si consiglia di percorrerlo in senso orario partendo dal rifugio situato a Prato Mollo (m 1503). Un'ampia zona umida montana dove si rinvengono numerose specie vegetali interessanti (rosolida, erba unta, tulipano di monte...); la lunghezza complessiva è di 13 Km considerando anche le deviazioni ai punti panoramici dei Monti Aiona e Penna. I principali interessi naturalistici del percorso sono soprattutto di natura geologica, legati ad un particolare gruppo di rocce chiamate "ofioliti": peridotiti, serpentiniti, gabbri e basalti che derivano dalla litosfera oceanica di vecchi bacini estinti. Prima di iniziare il percorso merita una visita la "Pietra Borghese" situata a sud ovest del pianoro; si tratta di un affioramento roccioso peridotitico tra i più antichi d'Italia (le rocce peridotitiche, provenienti dal mantello superiore, hanno un'età di circa 2 miliardi di anni). Ritornati in pochi minuti al rifugio si prende il sentiero verso nord est, segnato con tre pallini rossi che, attraverso la faggeta, porta ai prati di Montenero (l'inizio vero e proprio dell'anello). Da questo punto svoltando a sinistra, in direzione ovest, ci si dirige verso il passo della Spingarda (m 1514). Chi vuole può salire sulla vetta del monte Aiona seguendo il tracciato dell'Alta Via dei Monti Liguri e osservare gli affioramenti peridotitici attraversati da filoni di basalti e gabbri. Dalla cima, se le condizioni meteorologiche sono buone, si gode di un bel panorama verso il Mar Ligure e i monti alle spalle di S. Stefano d'Aveto. L'itinerario principale, invece, segue la strada sterrata in discesa e attraversa un tratto caratterizzato da faggeta e rimboschimenti a conifere. Dopo circa mezz'ora si arriva alla località detta Quadrivio del Dragonale (m 1386, nota anche con il nome di Re di Coppe): il sentiero sulla sinistra porta al passo del Cereghetto e alla Foresta delle Lame, mentre a destra continua, verso il passo dell'Incisa, la strada forestale "delle Guardie". Giunti su un ponticello, in corrispondenza del Rio Ronco del Diavolo, si può osservare la morfologia fluviale molto incisa. Proseguendo lungo la sterrata si passa vicino ad un affioramento di basalti a "pillows", tipo di roccia vulcanica molto frequente in questa zona del parco. Si sta ora attraversando la Foresta Demaniale del Penna, caratterizzata da un'alternanza di faggeta e rimboschimenti a conifere. Arrivati al Passo dell'Incisa (m 1468), facendo una breve deviazione, si può salire sulla vetta del Monte Penna (m 1741), la montagna più alta del parco. Continuando, invece, lungo il percorso ad anello si segue un tratto dell'Alta Via, caratterizzato da un'alternanza di faggete, radure prative e piccole zone umide. Poco prima di giungere alla conclusione della nostra passeggiata si percorre l'antica "strada megalitica": grandi lastre di basalto che sembrano formare un selciato percorso fin da tempi antichissimi dagli antichi Liguri. Giunti ai Prati di Montenero si rientra a Prato Mollo seguendo il sentiero già percorso all'andata.
Difficoltà
-
Segnavia
-
Dislivello
in salita: -
in discesa: -
Tempo di Percorrenza
4 ore (compresa la visita al Monte Penna)
Carta
Riferimenti utili
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Altri itinerari
2. Gramizza - Monte Penna
3. Percorso Naturalistico PNO